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Come scegliere le piastrelle del pavimento: cose da sapere prima dell’acquisto e quali ho scelto per casa mia

Il pavimento occupa (visivamente) la parte più importante dello spazio e ci si aspetta che sia pratico e durevole per tutta la permanenza nella casa. Per questo motivo si va un pò in ansia quando si deve scegliere il prodotto perfetto per rivestire i pavimenti di casa. In questo articolo desidero raccontarti gli aspetti da tenere in considerazione quando devi scegliere le piastrelle in gres e inoltre ti mostro il pavimento che ho scelto per casa mia.

INDICE DEI CONTENUTI
Il gres porcellanato: la scelta più diffusa
Lo stile del pavimento (e della casa)
Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

#1 Colore e texture
#2 Formato e posa
#3 Fuga
#4 Quante piastrelle acquistare?
#5 Il prezzo
#6 E il battiscopa?!
La scelta compiuta a casa mia

Esistono svariate tipologie di pavimenti. Tipologie che si differenziano per materiale (marmo, pietra, legno, cotto, resina, ecc…), formato (grandi lastre, misure standard, cementine, mosaici), colori (praticamente infiniti) e prezzi (dai più economici ai più costosi).

Spesso però la scelta ricade sulla soluzione più pratica e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Qualità, perché un pavimento deve essere bello da vedere, pratico da pulire, durevole nel tempo e prezzo perché, se ti conosco bene, non hai intenzione di spendere una follia per arredare casa.

Il gres porcellanato: la scelta più diffusa

La tipologia di pavimento che rispecchia la caratteristica di una buon rapporto qualità-prezzo è il gres porcellanato: il materiale infatti più diffuso per rivestire i pavimenti di casa.

Questo è il pro, ma il contro qual è?

Il gres, detta in parole povere, è ceramica (argilla cotta) compatta, dura e impermeabile, di conseguenza non ha una superficie esterna esteticamente accattivante come può essere un bel marmo, che come caratteristica naturale ha, più o meno presenti, delle belle venature. 

Quindi il gres porcellanato per essere ancor più versatile e apprezzato, ha bisogno di imitare l’estetica di altri materiali, che naturalmente hanno caratteristiche prestazionali inferiori, specialmente per mostrarsi come valida alternativa ad essi.

È proprio per questo motivo che in commercio puoi trovare una vastissima scelta di pavimenti in gres. C’è una vera e assidua concorrenza tra le varie aziende ceramiche. Se ti è mai capitato di fare un giro al Cersaie, il salone internazionale della ceramica, ti sarai accorta che alcuni prodotti sono molto simili tra loro.

Tutto molto bello quando c’è tanto assortimento, perché si è certi di trovare ciò che piace. D’altra parte però, quando c’è troppa scelta, si rischia di essere un pò destabilizzati e non arrivare mai a un dunque…

Lo stile del pavimento (e della casa)

Scegliere le piastrelle sta diventando sempre più complesso, sia perché c’è tanta scelta sia perché spesso non si sa quale linea estetica si vuole dare alla propria casa.

La scelta del pavimento dipende dai gusti personali e dallo stile che si vuole assegnare alla propria casa.

Primo consiglio che voglio darti è quello di fare ricerca, fare chiarezza sul tuo gusto estetico e quale linea guida desideri seguire. L’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard” può esserti utile in questo.

Non sono qui a parlarti delle infinite strade estetiche che potresti intraprendere, ma desidero invece accompagnarti nelle valutazioni, necessarie da compiere, prima di scegliere il tuo pavimento in gres.

Cose da sapere quando devi scegliere le piastrelle di casa

Ecco le considerazioni che ho fatto prima di scegliere le piastrelle di casa mia. Considerazioni fondamentali se desideri essere più sicura delle tue scelte. Poi ovvio che bisognerebbe entrare nel dettaglio e considerare caso per caso, ma questa è un’infarinatura generale che sono sicura esserti utile quando devi scegliere le piastrelle da posare in casa.

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Foto by Gambini Group

Ci sarebbe da parlare per ore di questo specifico argomento.

Come ti dicevo poco fa esistono in commercio tantissime aziende produttrici (abito a Modena vicino al distretto ceramico, quindi ne so qualcosa) e altrettante tipologie di estetica: effetti legno, effetti pietra, effetti marmo, effetti resina, effetti metallo, effetti cotto, effetti cementine… e potrei andare avanti all’infinito.

Le attuali e sempre più sofisticate tecnologie applicate sulla parte visibile della piastrella, consentono al gres di imitare abbastanza fedelmente qualsiasi superficie.

Il gres ha il grande potere di replicare materiali differenti (naturali e non), ma con le caratteristiche qualitative del gres porcellanato.

Fantastico vero?

Attenzione però perché non è sempre facile saper scegliere una piastrella “stampata” bene. 

Ecco 3 consigli pratici:

  1. Osservala bene da vicino e controlla che non ci siano difetti o che non si notino i pixel della stampa di bassa qualità.
  2. Osservala anche da lontano per avere una visione di insieme dell’intero pezzo.
  3. Osserva anche, generalmente da foto in showroom o su catalogo (digitale o cartaceo), un pavimento già posato, per notare e valutare lo stacco cromatico tra le zone chiare e le zone più scure (in gergo si dice: stonalizzazione) e tra una piastrella e l’altra. 

Lo do per scontato ma per sicurezza lo scrivo: non scegliere mai le piastrelle a scatola chiusa.

Sì certo, fai tutte le tue ricerche online (ho fatto così anche io), ma poi valle a vedere dal vivo dal tuo rivenditore di zona.

Individua online le piastrelle che ti piacciono (attingendo dai siti delle aziende produttrici) e vai a ricercare quale rivenditore di zona, vende quel brand specifico a cui sei interessata, in modo da poter andare in show room e toccarle con mano.

A dir la verità per il rivestimento della cucina ho rischiato, ho acquistato a scatola chiusa e mi è andata bene. Ehhh… mi piacevano talmente tanto che non ho saputo resistere! Trovi uno scatto della mia cucina all’interno di questo articolo.

Però tu non farlo eh… è troppo rischioso, soprattutto se parliamo di tutto il pavimento di casa.

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Foto by Gambini Group

Il formato dipende dalla tipologia di ambiente che devi rivestire.

Se l’ambiente è grande allora puoi osare anche coi nuovi formati 120×120 (attenzione però perché la posa ti costerà qualcosina di più, quindi questo è un aspetto da tenere in considerazione).

Se invece l’ambiente non è tanto grande, allora rimarrei su un 60×60, a meno che non si tratti di effetto legno o effetto cementine o mosaico, dove qui seguirai i loro formati.

Ti suggerisco la posa dritta o ortogonale (la chiamano in diversi modi). Anche qui va molto a gusto, ma la posa sfalsata personalmente la vedo antica o più adatta ad un locale pubblico.

Quando un tempo le piastrelle avevano formati piccoli, la posa sfalsata regolare (a metà, a un terzo, a un quarto…), o irregolare, o con un modulo preciso, aveva un senso per creare giochi e disegni accattivanti.

Ora invece, posare sfalsato un 60×120, credo abbia poco senso in una casa.

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Foto by Gambini Group

Eh…argomento dolente!

Purtroppo, mettiamoci l’anima in pace, la fuga si vedrà sempre. Anche se desideriamo tanto un effetto di continuità, purtroppo annullare le fughe, è praticamente impossibile.

È inutile che ci vengano a raccontare del tono su tono, della fuga da 1 mm (che tanto poi i posatori non si prendono la responsabilità di fare la posa accostata… e con la crocetta di 1 mm non uscirà mai una fuga di 1 mm, per le imperfezioni del bordo della piastrella, anche se è rettificata), perché in ogni caso, che sia cementizia o che sia epossidica, la stuccatura è costituita da materiale poroso, che col tempo tende a scurirsi o a diventare disomogenea. L’epossidica magari ha una resa migliore, ma non è risolutiva, è solo più difficile da posare; di conseguenza ti costerà di più e non avrai comunque risolto il problema della variabilità nel tempo del colore dello stucco.

Quindi, consapevoli di questo fatto, adottiamo i giusti stratagemmi per “alleviare questo dolore”.

Quali stratagemmi?

Ad esempio:

  • Non scegliere piastrelle troppo chiare, così non sei costretta a fare la fuga troppo chiara.
  • Non scegliere piastrelle troppo omogenee e monocromatiche, altrimenti le imperfezioni della fuga si noteranno di più.
  • Se ne hai la possibilità (come ho fatto io nel bagno) scegli piastrelle molto scure, così la fuga, essendo già scura, non la vedrai scurirsi o perlomeno molto poco. In questo caso (sì, ho già capito che farò un articolo sul bagno!) ho utilizzato il silicone nero nella doccia e in tutti i sanitari (così ho anche risolto il problema estetico della muffa che col tempo si forma sul classico silicone trasparente che si dà sui sanitari del bagno).
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Foto by Gambini Group

Con la planimetria sottomano, misura la superficie calpestabile del pavimento e al totale aggiungi un 20%.

Questo si chiama “sfrido”, una quantità in eccedenza necessaria per compensare lo scarto dovuto dai tagli durante la posa in opera e da eventuali imprevisti, come rotture di piastrelle.

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Foto by Gambini Group

Come forse saprai, i privati non possono acquistare i prodotti direttamente delle aziende produttrici di gres porcellanato, di conseguenza non esiste uno shop online sui loro siti web. Solitamente quindi, si va da un rivenditore di zona (intermediario) e si procede con l’acquisto, tramite questo “passaggio”.

“Sì lo sapevo già Romi, ma se volessi farmi un’idea di costo prima di andare dal rivenditore?”

Se desideri farti un’idea del costo, anche per capire a grandi linee se la tipologia di prodotto che ti interessa fa per te, devi sapere che esistono degli shop online di piastrelle (delle sorte di rivenditori online). Io li ho utilizzati tantissimo per fare tutti i miei ragionamenti sul prodotto, formato e prezzo, per poi arrivare dal rivenditore (fisico) più pronta e consapevole delle mie scelte.

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Foto by Leroy Merlin

La scelta più diffusa (e quella che mi sento di consigliarti, perché la più pratica in assolto) è quella del battiscopa in gres in coordinato con le piastrelle. Quando si acquistano le piastrelle, le aziende produttrici realizzano una serie di articoli coordinati, chiamati pezzi speciali, che vanno a completare la gamma, come ad esempio gradini, elementi a L (nel caso ad esempio di piscine esterne) e battiscopa. Il battiscopa generalmente misura 7 – 8 cm, per la lunghezza del modulo della piastrella (può essere: 30, 60, 80, 120 cm…)

Interessanti le alternative di battiscopa in mdf o legno verniciato tinta unita (il più diffuso è in bianco). Soluzione adatta per una casa moderna, ma appena un pochino meno pratica quando si tratta di pulirlo, perché lascerà notare di più lo sporco. Inoltre deve essere montato a regola d’arte, perché ogni minima imperfezione si noterà.

La scelta compiuta a casa mia

Quando ho arredato la mia casa nuova, volevo un prodotto che rispecchiasse lo stile della casa, minimale e scandinavo.

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Colore e texture

All’inizio eravamo indecisi se fare la zona notte in legno (vero) e la zona giorno con un gres effetto cemento o resina. Alla fine, un pò per il costo e un pò perchè abbiamo già il legno a soffitto, abbiamo optato per un “total gres” effetto cemento.

Volevamo che la grafica fosse un pò “mossa” ma non troppo effetto industriale, in modo da cammuffare l’eventuale sporco (cioè che se appena cade una goccia, non devo tirarla su subito, perchè altrimenti si vede come una boa rossa in mezzo al mare!).

Formato e posa

Non abbiamo mai avuto dubbi invece sul formato, anche se ci è costata un pò di più la posa, abbiamo optato per il 120×120 (naturalmente con posa ortogonale). Desideravamo un effetto minimal e di continuità (più il formato è grande e meno fughe ci sono).

Ti suggerisco, prima della posare, di fare uno schema della posa (facendoti aiutare dal posatore o da un architetto) per valutare esattamente dove “cadono” le fughe. Noi per esempio abbiamo dato priorità al corridoio, essendo stretto e lungo non volevamo comparisse la fuga longitudinale, ma solo quelle trasversali, così il corridoio ha dettato la partenza della posa e i tagli sono collocati nel perimetro della casa.

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Fuga

Il colore della fuga è stato scelto di un tono appena più scuro del colore della piastrella. Si nota un pò di più, ma tanto di noterà comunque e magari con meno irregolarità.

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Battiscopa

Per casa mia ho scelto un battiscopa il mdf nero. Essendoci diversi elementi neri abbiamo optato per questa soluzione. Clicca qui per scoprire la material board di casa mia. Un battiscopa nero come una linea che disegna il perimetro della casa: un effetto molto impattante, audace, ma allo stesso tempo armonico ed equilibrato.

Ecco qua. Alla fine è venuto un articolo bello bello corposo. Beh sì, in effetti ci sono parecchie cose da tenere in considerazione quando si deve scegliere il pavimento in piastrelle.

A dimenticavo! Le piastrelle che ho scelto per i pavimenti di tutta la casa sono di Keope serie Moov nelle colorazione grey e il rivenditore di zona a cui mi sono affidata è Miselli Ceramiche.

Piccola curiosità personale: alcune delle immagini che vedi nel link di Keope Moov le ho realizzate io (ambiente e styling) quando lavoravo nello studio fotografico… erano i primissimi render 3d che progettavo e gestivo come art director e set stylist.

Spero come sempre che questo articolo ti sia stato utile o che ti abbia dato ottimi spunti di riflessione. Ti ricordo che se desideri partire col piede giusto e fissare le fondamenta estetiche della tua casa, sappi che non è mai troppo tardi e puoi farlo iniziando ora, leggendo l’eBook “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”.

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Leggi l’eBook: “Il tuo stile di arredo e la tua prima moodboard”

Ciao e alla prossima! 

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